lunedì 13 maggio 2013

Diabolik cambia faccia e diventa un fumetto tutto nuovo


Nato nel 1962, dalla mente delle due sorelle Giussani, Angela e Luciana, Diabolik è forse uno delle poche "produzioni proprie" della quale l'Italia può vantarsi, oltre ad essere l'eroe dell'infanzia ( e non solo) di molti di noi. Ladro in calzamaglia nera, senza identità e con pochi ricordi del suo passato, Diabolik è un eroe contro corrente e con una moralità tutta sua.

Per anni, la psiche e il modo di fare dell'eroe dai mille volti, ha subito un processo di evoluzione, trasformandolo dallo spietato assassino dei primi albi, a ladro dai mille trucchi, che non versa una goccia di sangue a meno che non sia obbligato. Freddo come l'acciaio e spesso ambiguo, Diabolik in più di un albo, ha sottolineato il suo disinteresse verso "il sociale", ammonendo la sua compagna Eva Kant con frasi del tipo "non sono cose che ci riguardano", quando questa si è dimostrata particolarmente sensibile verso problemi come il maltrattamento delle donne, ma mai si è tirato indietro quando si trattava di fare giustizia.

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